San Nicolò e i Krampus in Alto Adige
Tra spavento e spensieratezza
Sapete qual è uno degli eventi più amati dell’Avvento? Il 6 dicembre, in Alto Adige, così come nella vicina Austria, si celebra la festa di San Nicolò. Questa ricorrenza nacque per commemorare San Nicolò di Mira, un vescovo di buon cuore che visse ca. nel 300 d.C., noto per il suo impegno a favore dei poveri e dei malati. Il Santo era solito donare ai più bisognosi cibo e averi e riporli all’interno di calze e stivali, un gesto che diede vita all’usanza tradizionale ancora oggi molto amata dai bambini e che consiste nel riporre uno stivale ben pulito davanti alla porta di casa, in attesa che San Nicolò lo riempia di dolci e regali.
Tuttavia, prima dell’arrivo del santo, si assiste a scorribande di mostruose creature per le strade del paese. Alla Vigilia di San Nicolò, i cosiddetti Krampus, spaventosi mostri con una maschera di legno nera, corna, un mantello di pelliccia e pesanti campane attaccate al collo si aggirano nella notte, intenti a spaventare grandi e piccini. Le sfilate dei Krampus sono diventate una vera e propria attrazione, caratteristica tanto quanto l’arrivo di San Nicolò.
Sapete che questa antica usanza affonda le sue radici nella cultura contadina e nacque proprio in una fattoria? Secondo la leggenda, fu un garzone a realizzare la prima maschera in legno e a indossarla con un mantello di pelliccia con campanacci e le corna in testa. Il motivo? Spaventare i malvagi spiriti dell’inverno che portavano la neve nelle campagne.